Le contusioni muscolari sono lesioni dei tessuti molli, molto frequenti soprattutto in coloro che praticano sport, ma comuni anche nei soggetti non sportivi e a tutte le età.
Sono dovute a un trauma diretto che dall’esterno colpisce con violenza una massa muscolare: di norma, i muscoli vicini all’osso sono quelli che maggiormente subiscono l’effetto della contusione.
Il più delle volte il muscolo viene colpito in massima contrazione, con conseguente lacerazione, più o meno estesa, delle fibre che lo costituiscono e formazione di un’ecchimosi (detta comunemente livido, ossia un’area non rilevata, di forma tondeggiante o irregolare, di colorito blu o purpureo) o di un ematoma (una raccolta localizzata di sangue più profonda e più estesa rispetto all’ecchimosi).
Possiamo avere:
- Contusioni di I grado: interessano la cute e il sottocute; comportano la rottura dei capillari; tumefazione e dolore sono di entità limitata.
- Contusioni di II grado: interessano il sottocute; comportano la rottura di piccoli vasi; tumefazione e dolore sono di maggiore entità; sono presenti ecchimosi ed ematoma.
- Contusioni di III grado: interessano il muscolo, comportano la lesione di vasi e nervi; l’ematoma è di grande entità e invalida il cliente.
Che cosa fare
Non appena si è verificata la contusione muscolare, è importante mettere a riposo la parte interessata, applicare ghiaccio, comprimere ed elevare, per ridurre il dolore e l’infiammazione; al contrario, non si deve applicare calore (ad es. la borsa dell’acqua calda), che causerebbe un aumento dello stravaso di sangue.
Trascorsi alcuni giorni (3-5) è poi possibile applicare calore o alternare caldo/freddo e cominciare a sottoporre a stretching il muscolo colpito, anche in associazione al caldo.
Un po’ di riposo è importante per non incorrere nel rischio di aggravare e complicare la situazione, ma solo per un periodo di tempo limitato, poi è consigliabile rimettersi in movimento. I tempi di guarigione possono variare da pochi giorni ad alcune settimane, in funzione della gravità della contusione.
Nei soggetti che praticano abitualmente attività fisica a rischio di contusione, come nel caso del calcio o del rugby, in cui è particolarmente frequente il contatto fisico con gli altri giocatori, si consiglia di indossare parastinchi a protezione delle aree più esposte.