La classificazione delle lesioni muscolari
Le lesioni muscolari vengono classificate in due categorie:
- Lesioni muscolari da trauma diretto
- Lesioni muscolari da trauma indiretto
In base alla loro gravità si classificano in tre gradi:
- Grado lieve o 1° grado, contrattura, stiramento
- Grado moderato o 2° grado, strappo
- Grado severo o 3° grado, rottura muscolare
Contrattura
Si manifesta con una sintomatologia dolorosa che insorge quasi sempre ad una certa distanza dell’attività sportiva. La latenza d’insorgenza del dolore è variabile: da qualche ora al giorno dopo.
Stiramento
Lo stiramento rappresenta sempre la conseguenza di un episodio doloroso acuto, ben localizzato. Il soggetto è costretto ad interrompere l’attività sportiva anche se la sintomatologia lamentata non comporta necessariamente un’impotenza funzionale immediata. Non sono presenti lacerazioni macroscopiche delle fibre.
Strappo di 1° grado
Si manifesta con dolore acuto e violento durante l’attività attribuibile alla lacerazione di un numero variabile di fibre. Il soggetto è costretto ad abbandonare l’attività. Lo strappo è sempre accompagnato da stravaso ematico più o meno evidente che è in funzione dell’entità, e della localizzazione anatomica della lesione, nonché dall’integrità o meno delle fasce.
Strappo di 2° grado
Nello strappo di 2° grado si verifica la lacerazione di uno o più fasci muscolari, che coinvolge comunque meno dei ¾ della superficie di sezione anatomica del muscolo nell’area considerata. Il deficit funzionale è importante ma non assoluto.
Strappo di 3° grado
In questo caso si verifica una perdita nella soluzione di continuità muscolare che coinvolge più dei ¾ della superficie di sezione anatomica del muscolo nell’area considerata. Il deficit funzionale è praticamente assoluto.
L’Ecografia è in assoluto l’esame strumentale più immediato (24-48 ore dopo) di supporto alla diagnosi.